L’assassinio del decano John Finlay
UN CRIMINE ANCORA IRRISOLTO DOPO PIÙ DI UN SECOLO
La frase consolatoria “si è addormentato”, iscritta sul pulpito della cattedrale, cela la brutale realtà della fine del decano John Finlay.
Finlay (1842-1921) fu decano di Leighlin dal 1895 al 1909. La sua reputazione di sant’uomo rende le circostanze della sua morte ancor più sconvolgenti. Dopo il pensionamento, Finlay e sua moglie andarono a vivere al confine tra le contee di Cavan e Monaghan. Verso le 2 del mattino del 12 giugno 1921, circa 50 uomini armati entrarono in casa e costrinsero la moglie, la cognata e tre domestiche a camminare fino a una casa in lontananza. Le donne furono rassicurate che il decano le avrebbe raggiunte presto.
Al loro ritorno, la mattina stessa, trovarono il corpo del decano davanti alla sua casa, che era stata bruciata. Era stato ucciso barbaramente con un oggetto smussato. Un tribunale militare britannico accusò dell’omicidio sette persone del luogo. Si considera che il decano possa essere stato ucciso in risposta all’assassinio di tre ragazzi cattolici da parte dei temibili Black and Tan, a cui lui forse aveva offerto riparo.